Angela Grignano: “Io e le altre vittime di rue de Trévise aspettiamo ancora giustizia” [AUDIO]

La giovane trapanese è a Parigi per altri due interventi chirurgici sulla gamba ferita nel 2019

Il prossimo 19 gennaio saranno sei anni dell’esplosione, dovuta ad una fuga di gas, in una panetteria della rue de Trévise, a Parigi, costata la vita a quattro persone e nella quale rimase gravemente ferita la trapanese Angela Grignano.

La trentenne si trova, da qualche settimana, nuovamente a Parigi dove si è sottoposta al nono intervento alla gamba in vista di una decima operazione chirurgica che sarà eseguita nel mese di novembre.

Oggi Angela ha pubblicato un lungo post in cui prende spunto dalla notizia del presidente francese Macron che “litiga” con l’Italia per “Emily in Paris”, la serie di Netflix la cui ambientazione è stata spostata da Parigi a Roma, per sottolineare come lei “e gli altri feriti, le famiglie dei quattro morti e tutte le altre vittime (più di 500 persone) coinvolte nell’esplosione attendano anche “di avere giustizia e di avere un risarcimento”.

“Sono 6 anni – scrive Angela – che aspettiamo la data di un processo, mai comunicata, che veniamo maltrattati da un’assicurazione che cerca di non quantificare i miei danni morali perché mi trucco ed esco come una ragazza normale, quindi sto bene”.

“Scusatemi ma sono arrabbiata! Mentre io cerco di rimanere a galla – prosegue – lottando con le unghie e con i denti per ottenere giustizia, il presidente Macron è occupato con Emily, ma prima ancora era occupato con le Olimpiadi e prima ancora non lo so e non mi interessa.

La giovane si rivolge al presidente della Repubblica francese: “Io e le altre vittime attendiamo di ricostruire la nostra vita, senza elemosinare niente, stretti gli uni agli altri e, seppur stanchi, avanziamo a testa alta e con determinazione. Noi vogliamo giustizia, basta con le cretinate”.

L’appello di Angela va anche all’Italia: “Vorrei che lo Stato italiano lottasse con me, che facesse la sua parte nel pretendere giustizia per una figlia italiana rimasta invalida a soli 24 anni senza nessuna colpa, o forse una sola: quella di avere sogni troppo grandi”.

La giovane, lo ricordiamo, laureata a Roma in Scienze dello Spettacolo, nel 2019 si trovava da poco nella capitale francese, dove si manteneva lavorando in un hotel vicino al luogo dell’esplosione, con l’intenzione di fare esperienza nel mondo dello Spettacolo e dell’intrattenimento.

Un sogno al quale ha dovuto rinunciare per le gravi conseguenze fisiche riportate nonostante le quali, solo grazie alla sua grande determinazione e al supporto incondizionato della sua famiglia, Angela riesce ancora a sorridere e ad impegnarsi anche nel sociale.

Oggi l’abbiamo sentita. Ecco cosa ci ha risposto.
Angela, come sta andando la convalescenza dal tuo recente intervento e cosa sarà il prossimo? 

Oggi hai pubblicato un post in cui parli della tua situazione – e di quella delle altre vittime dell’esplosione – e chiedi giustizia e supporto. Ci fai capire meglio?

Puoi riassumere qual è lo stato della vicenda legale che riguarda te e le altre vittime di quella tragica esplosione?

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