Cosa sta succedendo all’aeroporto di Trapani? C’è davvero una riduzione dei voli nella stagione invernale come si paventa? Potranno arrivare altre compagnie per ampliare l’offerta oltre a Ryanair? Ne abbiamo parlato con il presidente di Airgest Salvatore Ombra.
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“Se pur pochi, i voli invernali sono quelli che erano stati previsti – dice – e di cui ancora non c’è la programmazione definitiva. Per il periodo delle festività natalizio Ryanair aveva inserito ulteriori frequenze ma non le aveva ancora ufficializzate. Poi la compagnia ha deciso una rimodulazione, a livello globale, in tutti gli aeroporti dove vola, riducendole, da noi meno che in altri, di poche unità”.
Come riportato da Sicilia in Volo, a Trapani, saranno tre le tratte che vedranno ridurre lo schedule dal 7 al 31 gennaio 2025 per un totale di 14 partenze complessive così suddivise: Bergamo -7 (era 5x passa a 3x); Bologna – 4 (era 4x passa a 3x); Roma – 3 (era 4x passa a 3x).
A Palermo le riduzioni Ryanair riguarderanno 17 tratte per un totale di 29 partenze settimanali cancellate, oltre cento nel periodo indicato. Le rotte in questione sono quelle con Barcellona, Bergamo, Charleroi, Cagliari, Colonia, Forlì, Stansted, Madrid, Memmingen, Malpensa, Parigi, Perugia, Pisa, Roma, Trieste, Valencia e Venezia.
“Quest’anno faremo circa 1 milione e 200 mila passeggeri, avremo un bilancio nuovamente in attivo. Certo – prosegue Ombra – potremmo avere più voli e quindi più passeggeri ma non ci sono altre strade: devono essere messi soldi dal territorio – spiega il presidente di Airgest – per comprare rotte dalle compagnie, come fanno altri aeroporti. In questo momento la Regione ha fatto un investimento destinando a Birgi risorse per avere nuove rotte e su questo ci stiamo muovendo”.
A tal proposito, il presidente di Airgest riferisce di essere appena tornato da Roma per le trattative, pressoché definite, con una compagnia nazionale per inserire, già nell’imminente periodo invernale, nuove rotte sul “Vincenzo Florio”. “Il primo a cui non sta bene il monopolio della compagnia irlandese sono io – sottolinea – ma ci vogliono i soldi per attrarre altri vettori”.
Quanto alla sinergia con l’aeroporto di Palermo, Ombra si dice favorevole ma rimarca la necessità che i due scali siano ben collegati, quasi fossero un tutt’uno: “A quel punto il passeggero non farebbe differenza tra atterrare a Trapani o a Palermo per poi proseguire verso la sua destinazione. Ma arrivare a questo si scontra con mille difficoltà. È facile – conclude Ombra – dietro una tastiera sparare su chi lavora, senza avere contezza delle cose. Le bacchette magiche non le ha nessuno ma la questione è semplice: senza maggiori risorse finanziarie non si può ottenere di più. Poi se qualcuno vuole mettere i suoi soldi che ben venga, non sono io a decidere. Di certo il mio obiettivo è quello di potenziare l’aeroporto con ciò che abbiamo attualmente, non di farlo chiudere”.