Con la bocca secca non è solo difficile parlare, ma qualsiasi cosa attinente la “normale” vita quotidiana, diventa complicata, quasi impossibile. A questo dovranno abituarsi i cittadini trapanesi egadini e misilesi nei prossimi quattro – cinque giorni, finché non sarà riparato l’ennesimo guasto che si è verificato lungo la rete idrica che collega i pozzi di Bresciana all’acquedotto che porta il prezioso liquido nelle civili abitazioni.
Questa mattina abbiamo fatto il punto della situazione con l’assessore al Servizio Idrico Integrato del Comune di Trapani, Vincenzo Guaiana che con estrema sincerità ci ha spiegato l’inconveniente che oggi si è verificato nel primo tentativo di riparare il guasto alla condotta e che, se tutto va bene, ritarderà di ulteriori 24 il ripristino.
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Sono al telefono con l’assessore al servizio idrico integrato del Comune di Trapani, Vincenzo Guaiana, con lui cerchiamo di fare un po’ il punto della situazione visto che immagino sia sul posto per cercare di capire l’intervento risolutore, a che punto è?
Buongiorno direttore, ancora non sono andato sul posto, sono in continuo contatto con il funzionario che invece si trova sul luogo dove c’è questa benedetta falla, i lavori sono iniziati e siamo già arrivati con lo scavo ad individuare il danno. Comunque c’è già un piccolo problema perché pensavamo di avere già a disposizione il tubo di raccordo “gibault” da parte dell’officina che è andata a prendere le misure, però non coincidono con quelle che sono in loro possesso, quindi bisogna farlo questo “gibault” che sarebbe la cravatta per chiudere la falla, deve essere costruita nell’arco di 24 ore. Noi avevamo previsto se tutto andava bene di chiuderla in nottata, mentre si perderanno altre 24 ore per costruire questo “gibault” e metterlo in condotta.
Insomma continua ad uscire acqua, perdiamo acqua?
No, l’impianto è spento perché non si può fare l’intervento se c’è pressione, non possiamo lavorare, l’impianto è completamente spento e le condutture si sono svuotate.
E per quanto riguarda quindi l’erogazione idrica, dobbiamo cercare di percorrere questi circa 60 chilometri che conducono da Bresciana a Trapani, Trapani ancora una volta rimane a secco, che cosa possiamo dire ai cittadini?
Dobbiamo essere coscienti di quello che abbiamo, abbiamo un’unica condotta, prima avevamo SiciliAcque che ci riforniva e quindi potevamo ottemperare, magari tamponare con la fornitura di SiciliAcque, questo non può avvenire più per la crisi idrica che ha attanagliato la nostra regione da un bel po’ di tempo e quindi noi ci siamo dovuti organizzare e utilizzare la nostra condotta che, in questo momento fornisce non solo Trapani ma anche Misiliscemi, anche Favignana, l’aeroporto e tanti altri utenti.
Ma da quanto scritto dal portale Città di Trapani, il sito ufficiale del Comune, si parla di investimenti di oltre 100 milioni di euro che potrebbero in qualche maniera risolvere definitivamente questo problema, soldi chiesti alla Regione?
Assolutamente sì, certo non possiamo chiederli ai nostri cittadini, ci devono venire in contro le istituzioni, la Regione che sa benissimo come siamo combinati anche a livello regionale con le condotte che sono un po’ un colabrodo. Noi ci dobbiamo ritenere fortunati nella sfortuna. Ci sono però incidenze che devono essere messe in considerazione perché la condotta ha la sua età e quindi questi inconvenienti possono accadere.
Tant’è che nell’ultima conferenza stampa che avete fatto, parlando proprio di servizio idrico al Comune di Trapani, si era parlato di dismettere addirittura Bresciana e puntare tutto sui dissalatori.
Sì, sembra un po’ paradossale che una città debba attingere a 60 chilometri dal primo punto di rifornimento. Il dissalatore ben venga perché darebbe una grossa boccata d’ossigeno anche se, fino a quando funzionerà il sistema Bresciana noi attingeremo da lì. Ripeto, i distillatori ben vengano, ci darebbero una grossa mano ma fino a quando abbiamo Bresciana sotto la nostra gestione l’acqua arriverà da lì nella città di Trapani.
Indicativamente si può fare una previsione a breve termine per quanto riguarda l’acqua che tornerà a fluire dai rubinetti. Assessore Guaiana.
Come avevo anticipato, noi avevamo programmato, avendo avuto la speranza da parte dell’officina che questo “gibault” fosse pronto e che nell’arco di 24 ore, quindi in nottata di oggi si sarebbe risolto il problema, nel senso che avremmo chiuso la falla e avremmo riaperto tutto l’impianto con i tempi che ci vogliono per mettersi di nuovo in equilibrio e riempire tutte le vasche a San Giovannello, che in questo momento sono vuote. Purtroppo però, questo inconveniente che mi è stato comunicato proprio pochi pochi minuti fa, ci ha fatto un po’ sconfortare perché bisogna attendere altre 24 ore perché la cravatta di raccordo deve essere costruita ex novo e quindi i tempi si allungheranno di altre 24 ore prima della riparazione. Dopo che ripariamo i tempi di arrivo dell’acqua sono quelli sempre preventivati nell’arco di 12 ore arriverà acqua, appena abbiamo l’impianto l’acqua arriverà fresca, però a pieno regime devono passare 36-48 ore. Quindi i tempi si allungano, pensavamo tra giovedì e venerdì con quello che avevamo preventivato con la riparazione fatta entro la giornata di oggi, ma adesso slitterà di altre 24 ore, quindi se ce la facciamo sabato potremmo tornare ad erogare acqua.
E nel frattempo nel frattempo, assessore Guaiana, Trapani come viene alimentata dal punto di vista idrico, le autobotti ci sono?
Noi abbiamo a disposizione solo un’autobotte che viene utilizzata per dare assistenza alle scuole, agli ospedali insomma per quegli uffici che non possiamo fare chiudere. Tra l’altro abbiamo avuto anche la disponibilità da parte del Comune di Erice per utilizzare anche la loro autobotte.
Mentre quelle private? sapevamo che avevano chiuso alcuni pozzi perché?
Sono stati requisiti alcuni pozzi però, noi non possiamo entrare nel merito più di tanto perché aspettiamo l’evolversi di quello che è successo.
E allora l’unico consiglio che possiamo dare penso sia condiviso anche dall’assessore è di cercare di risparmiare al massimo l’ormai prezioso liquido.
Sì, questo che dovrebbe essere un invito in questo momento a tutta la cittadinanza di utilizzare l’acqua che è necessaria ma con parsimonia e con cautela, cioè evitare di fare sprechi inutili e di utilizzare l’acqua solo se necessario. So che è necessario perché serve per lavare indubbiamente, ma anziché fare due o tre volte la lavatrice si può per farla funzionare soltanto una volta, cioè fare quei piccoli accorgimenti che ci permetteranno, stringendo un po’ la cinta, di non avere problemi in questi giorni.